giovedì 7 marzo 2013

Influencer 5 Stelle


Guardate questo (vecchio) video e poi guardate il sito di www.beppegrillo.it.
Ma cosa avrà in mente Casaleggio? Una società che fa pubblicità e marketing e consulenza nel campo delle strategie e dinamiche web puo stare in un partito politico ed esserne addirittura il fondatore ed essere quella che decide de facto qualsiasi cosa? Puo' essere colei che possiede la "casa" del movimento 5 stelle nei suoi server?
Non è che le grida di Beppe Grillo sono anche per distorgere l'attenzione da chi parla poco se non per niente ma clicca molto e pensa molto sulle sue visioni del mondo e del marketing?
Pubblicità, Grillo, Amazon, Web, grillini, artisti, informatici, pochi che influenzano tutti...mi sembra che  tutti questi ingredienti di cui si parla nel video siano presenti nel movimento 5 stelle.
E come si spiega tutta quella pubblicità cosi' invasiva sul blog di Grillo che, ripeto, e' anche la sede ufficiale del movimento 5 stelle? Non c'è un pochino di conflitto di interessi fare pubblicità sulla pagina ufficiale di un partito politico italiano?


domenica 3 marzo 2013

Circonvenzione di elettore (versione senza censura)


Spero che Grillo e Casaleggio non si irritino se, prendendo spunto da un articolo della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, clono i post del suo blog cosi' che tutti possano esprimere il suo pensiero e postare i suoi commenti senza che la Casaleggio ed il suo staff applichi la censura cancellando messaggi, mettendo in blacklist email e bannando indirizzi IP; l'articolo recita:

Art. 21: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.




Magritte - La Valse Hésitation

Se è chiaro, anche al sentire comune, cosa si intende per circonvenzione di incapace, dal vocabolario Zingarelli della lingua italiana: "induzione di persona minore o inferma o psichicamente deficiente a compiere un atto giuridico dannoso per lei o altri al fine di trarne un profitto per sé o altri", non è ancora percepito il significato di "circonvenzione di elettore". Si tratta di una pratica molto comune nel Parlamento Italiano, adottata da voltagabbana, opportunisti, corruttibili, cambiacasacca.
L'elettore, al momento del voto, crede in buona fede alle dichiarazioni di Tizio o Caio, di Scilipoti o De Gregorio. Lo sceglie per la linea politica espressa dal suo partito e per il programma. Gli affida un mandato di un lustro, un tempo lunghissimo, per rappresentarlo in Parlamento e per attuare i punti del programma. Gli paga lo stipendio attraverso le sue tasse perché mantenga le sue promesse. Il voto è un contratto tra elettore ed eletto ed è più importante di un contratto commerciale, riguarda infatti la gestione dello Stato. Se chi disattende un contratto commerciale può essere denunciato, chi ignora un contratto elettorale non rischia nulla, anzi di solito ci guadagna. E' ritenuto del tutto legittimo il cambio in corsa di idee, opinioni, partiti. Si può passare dalla destra alla sinistra, dal centro al gruppo misto, si può votare una legge contraria al programma. Insomma, dopo il voto il cittadino può essere gabbato a termini di Costituzione. L'articolo 67 della Costituzione della Repubblica italiana recita: "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato". Questo consente la libertà più assoluta ai parlamentari che non sono vincolati né verso il partito in cui si sono candidati, né verso il programma elettorale, né verso gli elettori. Insomma, l'eletto può fare, usando un eufemismo, il cazzo che gli pare senza rispondere a nessuno. Per cinque anni il parlamentare vive così in un Eden, in un mondo a parte senza obblighi, senza vincoli, senza dover rispettare gli impegni, impegni del resto liberamente sottoscritti per farsi votare, nessuno lo ha costretto con una pistola alla tempia a farsi inserire nelle liste elettorali. La circonvenzione di elettore è così praticata da essere diventata scontata, legittima, la norma. Non dà più scandalo. Viene concesso al parlamentare libertà preventiva di menzogna, può mentire al suo elettore, al suo datore di lavoro, senza alcuna conseguenza invece di essere perseguito penalmente e cacciato a calci dalla Camera e dal Senato.

sabato 2 marzo 2013

Vendola due facce (versione senza censura)

Spero che Grillo e Casaleggio non si irritino se prendendo spunto da un articolo della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, clono i post sul suo blog cosi' che tutti possano esprimere il suo pensiero e postare i suoi commenti senza che la Casaleggio ed il suo staff applichi la censura, L'articolo recita:

Art. 21: Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione, incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.




Vendola si è ingrillato all'improvviso dopo le elezioni. Si è vestito di nuovo come le brocche dei biancospini. Sembra un'altra persona. Ha un rinnovato linguaggio, comunque sempre variegato, e adopera inusitate e pittoresche proposizioni verso il M5S. Vendola ci ama:
"Grillo non è un fantasma per il quale bisogna convocare l'esorcista, è un nostro interlocutore"
"Abbiamo il dovere di dialogare con Grillo non a prescindere dai programmi, ma partendo dai programmi"
"Grillo è un interlocutore necessario"
E' lo stesso Vendola che il 20 febbraio 2013, a tre giorni dall'appuntamento elettorale, su La 7 spiegava: "Grillo è un populista di piazza. Grillo è il virtuoso della demolizione ma chi ricostruirà il Paese? Grillo è un'evoluzione di Berlusconi".
In campagna elettorale Vendola si era speso a mio favore con dichiarazioni di miele:
"Vedo in lui lo stesso populismo che ha alimentato la marcia su Roma"
"Attenzione, anche Hitler sembrava un comico, poi è passato da una birreria alla cancelleria"
"Grillo? Populismo inquietante"
"Grillo è populismo di tipo nuovo"
"Beppe Grillo è un fenomeno di populismo. E il populismo è un nemico, che alimenta regimi reazionari"
"Grillo predicatore autoreferenziale"
"Grillo è un populista, investe sulle macerie"
"Il Grillo di oggi? Sembra il Berlusconi di 20 anni fa"
"Beppe Grillo magma di subculture populiste"
"Grillo è una cosa antica. Se studiamo la storia a cavallo delle due guerre si possono rintracciare i segnali di una cultura antipolitica, preludio al fascismo"
"E' un fondamentalista, maschilista e sessista"
Solo gli stupidi non cambiano mai idea. Vendola, perciò, deve essere molto intelligente!

Grillo e la censura sul suo blog: new entry

Ebbene, oggi ho scoperto che la Casaleggio e Grillo non solo cancellano i messaggi sul suo blog, non solo adottano una censura preventiva mettendo in blacklist una determinata email, ma bloccano anche gli indirizzi ip. Dalla mia adsl non riesco a raggiungere ne il sito della casaleggio ne il blog di beppegrillo, pero' se navigo tramite un proxy funziona, mentre se cerco di postare un messaggio tramite il proxy mi compare una bella scritta "your ip was blocked", la stess che compare come descritto su questo altro blog, anche lui "colpito" dalla censura di Grillo e Casaleggio:

http://lecensuredelbeppe.blogspot.it/2006/12/ecco-il-bbip-beppe-blocca-ip.html

Ora io chiedo come devo giudicare questo atteggiamenti, arrivare a bloccare un indirizzo IP per impedire ad una persona di scrivere su un blog. Come potete vedere su questo mio blog, ho sempre usato toni pacati, sempre stato educato, pero' la censura è proprio una cosa che non mi va giu, primo perchè cosi' come viene fatta nei miei confronti viene fatta anche a tantissime altre persone secondo perchè credo sia un dovere civile informare le persone che seguono Grillo dei suo atteggiamenti discriminatori nei confronti di chi non la pensa come lui. Vi invito a riflettere insieme a me: Grillo scrive i post sul suo blog (senza firmarsi) e sotto il post ci sono migliaia di commenti, quando un commento e' una domanda scomoda allora la censurano, se uno insiste, bannano la sua email, se uno insiste ancora bannano il suo ip. Grillo parla di democrazia dal basso, i cittadini che votano con un click, etc, tutte cose bellissime, pero' quello che dice lui lo decide lui e Casaleggio, niente click, quando si chiede che fine ha fatto la piattaforma Liquidfeedback per decidere sul programma, le risposte sono "eh Beppe ora e' impegnato con la campagna elettorale...." Mi sfugge una cosa, ma uno non valeva uno?
Ascoltate le domande che Massimo Gramellini rivolge a Grillo e Casaleggio su Che Tempo che Fa di Domenica 2 Marzo 2013:

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-f6c36d7d-aa09-4ef2-a47a-3fc0537d45f9.html